Indicazioni del ministero della salute sulle procedure anti-COVID-19 riguardanti il settore funebre

Circolare-del-01-04-2020

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INDICAZIONI DEL MINISTERO DELLA SALUTE sulle procedure anti-COVID-19 riguardanti il settore funebre, cimiteriale e di cremazione (Circolare del  01/04/2020)

In questo periodo di emergenza tutte le attività che rientrano nell’Allegato I del DPCM del 22/03/2020, possono continuare la loro attività solo in presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione. Tutte le disposizioni in materia di salute e sicurezza, legate al contrasto della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro, come il Protocollo del 14/03/2020 varato dal governo con le parti sociali, ricordano all’azienda che l’obbiettivo prioritario è coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, garantendo un’adeguata protezione ai lavoratori.

Nel caso specifico del settore funebre, cimiteriale e di cremazione oltre alle disposizioni del Protocollo sicurezza del 14/03/2020, il Ministero della Salute ha emanato, tramite circolare del 01/04/2020, Indicazioni emergenziali connesse ad epidemia COVID-19 valide per l’intero territorio nazionale.

Lo scopo della circolare, oltre a diffondere indicazioni di procedure adeguate, in relazione ai prevedibili aumenti di mortalità connessi all’evento epidemico, ha l’obbiettivo di uniformare il comportamento sull’intero territorio nazionale, anche al fine di ridurre le possibilità di trasmissione del contagio tra aree diverse.

Le misure introdotte dalla circolare vanno ad incrementare quelle disposizioni che le imprese del settore funebre, cimiteriale e di cremazione hanno già recepito, prima con il regolamento polizia mortuaria, D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285,  poi con Decreto legislativo 81/2008, testo unico per la salute e sicurezza dei lavoratori e successivamente con le  “Linee guida per la prevenzione del rischio biologico nel settore dei servizi necroscopici, autoptici e delle pompe funebri” approvate dalla Conferenza Sato Regioni e PP. AA. in data 09/11/2017.

Premesso che, con il decesso cessano le funzioni vitali e si riduce nettamente il pericolo di contagio e che il paziente deceduto, a respirazione e motilità cessate, non è fonte di dispersione del virus nell’ambiente, il Ministero della Salute tuttavia ritiene utile far osservare a tutti gli operatori del settore una serie di precauzioni da adottare in via generalizzata per tutti i defunti per i quali non si possa escludere la contrazione in vita di Covid-19.

Nel dettaglio le Linee direttrici della circolare 01/04/2020 sono:

  • identificare i percorsi di maggior tutela dei defunti dal luogo di decesso al luogo di sepoltura o cremazione, nonché le cautele da adottare per il personale interessato al trasporto funebre ed attività funebre
  • evitare le occasioni di “assembramento” per la ritualità dell’addio
  • potenziare le strutture necroscopiche ricettive di defunti, in relazione ai prevedibili aumenti di mortalità connessi all’evento epidemico, nonché i servizi di sepoltura e di cremazione
  • vietate le autopsie o riscontri diagnostici, per l’intera durata dell’emergenza, nei casi conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio
  • i cimiteri chiusi al pubblico per impedire le occasioni di contagio dovute ad assembramento di visitatori.

 

Gabriele Bragaglia – Manager area Sicurezza e Igiene sui luoghi di Lavoro.